Gran Premio Liberazione, 31 team per una sfida mondiale

Saranno 31 i team al via lunedì 25 aprile all’edizione di platino del Gran Premio Liberazione. La grande sfida per squadre under 23 sta pian piano tornando ai suoi fasti passati, quelli per intenderci di quando la corsa romana era il “mondiale di primavera”, confronto fra le migliori forze dilettantistiche del pianeta, il primo terreno di sfida fra l’Est europeo con il suo dilettantismo di Stato e i giovani occidentali aspiranti a un posto nel professionismo. Da allora molte cose sono cambiate, anche il Liberazione ha indossato una nuova veste e ha cambiato di mano, ma il prestigio della corsa è intatto e l’attesa monta di ora in ora.

Delle 31 formazioni iscritte, 22 sono italiane: ci sono 11 continental, le altre sono tutte squadre under 23. C’è il meglio del panorama nazionale di categoria, ma soprattutto si nota come i vari direttori sportivi abbiano scelto gli uomini soprattutto in base alle caratteristiche del percorso. specifiche uniche, considerando che non c’è altra corsa che si disputi su un circuito di 6 km, con le sue difficoltà (lo strappo che inizia dalla Piramide Cestia resta il punto cruciale, ma non vanno sottovalutati i continui rilanci) da ripetere per ben 23 volte. Una corsa che è praticamente impossibile da controllare e nella quale serve quindi gente capace di osare oppure di saper avere la pazienza di aspettare.

Nove le formazioni estere, di cui 3 squadre nazionali. Ci sarà l’Ucraina, ospitata da qualche settimana dalla Federciclismo italiana dopo lo scoppio del terribile conflitto, inoltre sono presenti le rappresentative di Germania e Austria. Curiosamente quest’ultima schiera anche una formazione continental, la Tirol KTM nella quale corre anche un figlio d’arte italiano, quel Kevin Pezzo Rosola che, in ossequio ai suoi famosi genitori, si divide fra strada e Mtb (con ormai però una preponderanza per la prima).

Per il resto saranno al via due formazioni slovene (Ljubljana Gusto Santic e Adria Mobil) e una a testa da Principato di Monaco, Colombia e Usa. Sparsi per le varie formazioni italiane ed estere ci sono poi corridori provenienti anche da molto lontano: basti pensare al Team Qhubeka, affiliato in Italia ma al via con corridori etiopi, eritrei, ruandesi e sudafricani. Quella che prenderà il via dalle Terme di Caracalla alle 13.30 del 25 aprile sarà davvero una sfida di altissimo profilo. Se non è un mondiale ufficioso, poco ci manca…