Per donne e juniores un Liberazione ad alto profilo

A poco più di una settimana dall’inizio del festival legato al Gran Premio Liberazione di ciclismo, articolato quest’anno su tre giorni dal 23 al 25 aprile, già si può dire che assisteremo a gare dall’altissimo contenuto tecnico. Non solo per quella che sarà la sfida finale, quella degli Under 23, ma anche per le prove di juniores e donne, quest’ultima una delle grandi novità di questa stagione.

La domenica sarà incentrata sulla gara junior, con 35 team al via, tutti italiani a eccezione della nazionale ucraina, ospitata dalla Federciclismo e che sarà presente con i suoi effettivi in quasi tutte le categorie. Non mancheranno nomi di spicco al via, a cominciare dal campione uscente, quel Dario Igor Belletta (GB Junior-Pool Cantù) che torna a Roma per difendere il suo titolo e cercare una doppietta che avrebbe un sapore storico. Scorrendo la starting list, spiccano anche due presenze che abbiamo imparato a conoscere nel ciclocross quest’inverno, il campione tricolore Samuele Scappini (Team Fortebraccio) e Luca Paletti (Team Paletti) che è addirittura salito sul podio europeo di categoria. Chiaramente con team composti da soli 5 elementi e così tante squadre al via, riuscire a controllare la corsa si profila essere un’utopia.

Il giorno dopo, in attesa dello start della prova per Under 23, toccherà alle ragazze, con 18 formazioni in gara, tutte quelle italiane più Ucraina e tre squadre provenienti da Belgio, Gran Bretagna e Polonia. Ci saranno tante reduci dalla Campagna del Nord con alcune delle due protagoniste, da Chiara Consonni (Valcar Travel&Service) vincitrice della Dwars door Vlaanderen alla sua compagna Silvia Persico, bronzo mondiale nel ciclocross e poi quasi sempre nella Top 10 delle gare WorldTour, da Silvia Zanardi (Bepink) campionessa europea Under 23 in carica a Maria Giulia Confalonieri (Ceratizit-Wnt) terza all’ultima Gand-Wevelgem e che domani è attesa dalla Parigi-Roubaix.

I team femminili potranno schierare 7 donne, quindi si profila un quadro tattico un po’ diverso rispetto a quelli delle altre categorie maschili, con maggiori possibilità di gioco di squadra. Da notare che al via ci saranno atlete di 15 nazioni e un particolare: nella Servetto-Makhymo-Beltrami CSA saranno impegnate insieme due cicliste ucraine e una russa, testimonianza di una comunanza d’intenti ancora possibile nello sport e che speriamo lo sia anche, presto a livello politico.